Trento, capoluogo del Trentino Alto Adige, è una città che si presenta ampia e ricca di monumenti del periodo tardomedievale, come ad esempio gli affreschi di tipo tardomedievale che si trovano all’interno del Castello del Buonconsiglio.
Da vedere anche il Duomo, questo è caratterizzato da una cappella di tipo barocca e da un rosone. Il Duomo sorge nella piazza omonima, sulla quale si affaccia anche un’altra importante struttura rinascimentale che presenza una facciata completamente affrescata.
Trento è una città molto importante, in quanto capoluogo, per questo motivo è un punto di riferimento per coloro che vogliono fare trattamenti innovativi, come quelli della tricopigmentazione. Ma come funziona la tricopigmentazione Trento? Scopriamolo insieme!
Cos’è e a chi serve la tricopigmentazione?
La tricopigmentazione è una tecnica innovativa, che deriva dagli studi sulla dermopigmentazione, e che permette di risolvere i problemi dati dalla perdita dei capelli. Coloro che possono trovare beneficio dalla tricopigmentazione, sono quelli che soffrono di alopecia, diradamento precoce e calvizie.
Per camuffare la perdita dei capelli, la tricopigmentazione prevede l’impiego di un dermografo, ossia uno strumento simile a quello dei tatuaggi, per inoculare nella zona sottocutanea, i pigmenti colorati (di solito color cenere). Una volta inoculati i pigmenti sotto la pelle, è possibile ottenere due effetti.
Il primo effetto è quello di una rasatura appena fatta, un risultato molto naturale che serve principalmente a chi soffre di calvizie. Per chi ha problemi di alopecia e porta i capelli lunghi, i pigmenti vengono utilizzati al fine di coprire le zone vuote che si sono presentate sul capo.
Quali sono le differenze con il tatuaggio tradizionale?
In molti, chiamano la tricopigmentazione anche con il nome di “tatuaggio capelli”. Anche se può sembrare simile, il tatuaggio tradizionale è differente rispetto alla tricopigmentazione. Infatti, il tatuaggio tradizionale prevede l’uso di metalli e di inchiostri permanente nei pigmenti, mentre quelli della tricopigmentazione non solo sono anallergici, ma anche bioassorbibili quindi nel tempo vengono assorbiti dalla pelle. Infine, mentre l’effetto del tatuaggio tradizionale dura per sempre, quello della tricopigmentazione ha una durata limitata quindi l’effetto è reversibile.
La tricopigmentazione fa male?
In molti si chiedono se la tricopigmentazione è dolorosa. In realtà questo intervento, viene effettuato senza anestesia locale, in quanto il paziente avverte solo un leggero pizzico sulla pelle, mentre si inoculano i pigmenti. Inoltre, il trattamento non viene effettuato tutta in una seduta, ma ce ne vogliono all’incirca tre, prima di ottenere l’effetto che si desidera.